Stress, Tossine ed AGE

In questo articolo descriviamo come lo stress, le tossine e gli AGE (Advanced Glycation End-products – prodotti finali di glicazione avanzata) possono interagire con i fluidi corporei, influenzando potenzialmente la salute e il benessere dell’organismo.
Vediamo come ciascuno di questi elementi può interagire con i fluidi corporei:

Stress:

Lo stress è una risposta dell’organismo a una situazione che richiede un adattamento o una reazione. Può essere scatenato da fattori fisici o emotivi, e il corpo risponde rilasciando ormoni come l’adrenalina e il cortisolo. Lo stress cronico può influenzare negativamente il livello di benessere del soggetto, aumentando il rischio di patologie come malattie cardiache, depressione, disturbi del sonno e altro ancora. Tale condizione può comportare la liberazione di ormoni come l’adrenalina e il cortisolo che possono influenzare la composizione dei fluidi corporei, come il sangue e i fluidi extracellulari, modificando la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca e altre funzioni vitali.

Tossine:

Le tossine sono sostanze nocive che possono entrare nell’organismo attraverso l’ambiente, l’assunzione di cibo o altre vie di esposizione e possono variare ampiamente nella loro composizione chimica e nei potenziali effetti sulla salute. Il corpo umano ha sistemi di difesa, come il fegato e i reni, che lavorano per neutralizzare e/o eliminare le tossine attraverso processi di metabolismo e escrezione. Tuttavia, l’eccessiva esposizione alle tossine o un sistema di disintossicazione compromesso possono portare all’accumulo di sostanze nocive nei fluidi corporei.
Le tossine possono interagire con i fluidi corporei in vari modi, a seconda della tipologia e del sistema coinvolto. Ad esempio, alcune tossine possono essere filtrate dai reni e escrete nelle urine, mentre altre possono accumularsi nel sangue o nei tessuti, influenzando negativamente la composizione chimica dei fluidi corporei.

AGE: (Advanced Glycation End-products)

Gli AGE sono prodotti finali di reazioni chimiche tra zuccheri riducenti e proteine, lipidi o nucleotidi. Si formano naturalmente nel corpo, ma anche in modo accelerato in presenza di livelli elevati di zuccheri, come nel caso di iperglicemia cronica, come quella associata al diabete mellito. Gli AGE possono accumularsi nei tessuti e nei fluidi corporei, causando stress ossidativo e infiammazione. Possono contribuire all’invecchiamento dei tessuti, alla rigidità delle arterie e al deterioramento della funzione renale.
Generalmente i fluidi coinvolti sono quelli extracellulari ECW, gli AGE possono accumularsi in questa regione e contribuire all’infiammazione e allo stress ossidativo, processi che possono avere un impatto sulla salute dei tessuti, sulla loro elasticità e sulla capacità di guarigione.
Ridurre l’assunzione di zuccheri semplici nella dieta, mantenere livelli di zucchero nel sangue controllati (soprattutto per le persone con diabete) e adottare uno stile di vita sano possono aiutare a mitigare l’accumulo di AGE e i suoi effetti negativi sui fluidi corporei.

Cause dello spostamento dei fluidi corporei:

 

Pressione osmotica e idrostatica:

La pressione osmotica è la differenza di concentrazione di soluti tra due compartimenti separati da una membrana semipermeabile. Questa pressione può causare lo spostamento dell’acqua attraverso le membrane cellulari e dei vasi sanguigni, influenzando l’equilibrio tra compartimenti intracellulari ed extracellulari.

La pressione idrostatica invece è la pressione esercitata dai fluidi su pareti o membrane circostanti. Nel sistema circolatorio influenza la distribuzione dell’acqua tra il sangue e i tessuti circostanti.

Sistema linfatico:

Il sistema linfatico è coinvolto nel drenaggio dei liquidi in eccesso dai tessuti. Problemi nel sistema linfatico possono portare a ritenzione di liquidi ed edema.

Tossine:

le tossine possono influenzare l’equilibrio dei fluidi corporei in vari modi, inclusa la loro capacità di aumentare il livello di sostanze osmoticamente attive e causare alterazioni nell’equilibrio dei fluidi corporei, in particolare nell’acqua extracellulare (ECW), che è la componente dei fluidi corporei localizzata all’esterno delle cellule. Ad esempio nei pazienti con insufficienza cardiaca cronica vi è un aumento delle concentrazioni di endotossine che possono influenzare l’equilibrio dei fluidi corporei causando un aumento di ECW.

Gli elettroliti:

forniscono gran parte delle sostanze osmoticamente attive sia dell’ECW che dell’ICW. Il sodio è l’elettrolita primario dell’ ECW mentre Il potassio è l’elettrolito primario dell’ICW. Il magnesio è il minerale chiave responsabile dell’attivazione del pompaggio dell’elettrolita dentro e fuori la cellula. Una carenza di potassio o magnesio può causare una perdita di ICW. Un eccesso di sodio può causare un aumento di ECW. Le concentrazioni di sodio, potassio e altri elettroliti influenzano l’equilibrio dei fluidi corporei e la loro distribuzione tra le cellule e il fluido extracellulare.

Acidi grassi essenziali:

gli acidi grassi essenziali come gli acidi grassi omega-3 e omega-6, svolgono un ruolo cruciale nell’integrità strutturale e funzionale delle membrane cellulari, comprese le membrane semi-permeabili. Le membrane cellulari sono costituite principalmente da fosfolipidi, che contengono acidi grassi come componenti chiave. Gli acidi grassi essenziali non possono essere sintetizzati dal corpo e devono essere assunti attraverso l’alimentazione. Questi acidi grassi sono importanti per mantenere la fluidità e la permeabilità delle membrane cellulari.
Se i livelli di acidi grassi essenziali sono insufficienti o se sono presenti alti livelli di grassi trans, (acidi grassi artificiali creati durante la parziale idrogenazione degli oli vegetali), l’integrità delle membrane cellulari può essere influenzata negativamente. Gli acidi grassi trans tendono ad aumentare la rigidità delle membrane, influenzando la loro permeabilità e fluidità. Questo può compromettere il normale scambio di sostanze tra l’interno e l’esterno delle cellule, inclusi i fluidi e gli elettroliti. Se le membrane cellulari sono compromesse, l’eventuale aumento della permeabilità potrebbe influenzare il bilancio dei fluidi tra il compartimento intracellulare e quello extracellulare (ECW), contribuendo a un possibile squilibrio dei fluidi corporei.È quindi fondamentale garantire un adeguato apporto di acidi grassi essenziali attraverso una dieta equilibrata e limitare l’assunzione di grassi trans artificiali, al fine di preservare l’integrità delle membrane cellulari e promuovere un bilancio sano dei fluidi corporei.

Reazioni allergiche:

possono influenzare gli equilibri dei fluidi extracellulari (ECW) in vari modi, anche se l’effetto preciso può dipendere dalla gravità della reazione allergica e dalle risposte individuali del corpo. Ad esempio l’orticaria o l’angioedema, possono causare il rilascio di istamina e altre sostanze chimiche infiammatorie che aumentano la permeabilità dei vasi sanguigni ed un accumulo di liquidi nei tessuti circostanti, causando gonfiore ed edema.
L’infiammazione può influenzare la distribuzione dei fluidi attraverso cambiamenti nella permeabilità delle membrane cellulari e dei vasi sanguigni; in presenza di allergie respiratorie, come la febbre da fieno o l’asma, si può verificare una iperproduzione di muco nelle vie aeree che può influenzare la viscosità e la composizione dei fluidi nei polmoni e nelle vie respiratorie.
In definitiva tutte le reazioni allergiche comportano necessariamente uno squilibrio significativo dei fluidi corporei in particolare a carico fluidi extracellulari. È essenziale consultare un medico per gestire le allergie in modo appropriato e per affrontare qualsiasi possibile impatto sui fluidi corporei o sulla salute generale.

Infiammazione:

uno stato infiammatorio generale nel corpo può influenzare l’equilibrio dei fluidi extracellulari (ECW) in vari modi. L’infiammazione è una risposta naturale del sistema immunitario a lesioni, infezioni o altre forme di stress. Tuttavia, quando diventa cronica o eccessiva, può avere effetti significativi sui fluidi corporei e sull’omeostasi.
L’aumento della permeabilità può portare all’accumulo di liquidi nei tessuti circostanti, causando edema (gonfiore) e potenzialmente influenzando l’equilibrio dei fluidi extracellulari.
Variazioni nella pressione osmotica possono alterare il movimento dei fluidi tra il compartimento intracellulare e quello extracellulare.
Alterazioni nella funzione del sistema linfatico e il rilascio di citochine infiammatorie possono influenzare la permeabilità vascolare e il movimento dei fluidi tra i compartimenti.
In generale, un’infiammazione cronica o prolungata può portare a cambiamenti nell’equilibrio dei fluidi extracellulari, con conseguente accumulo di liquidi nei tessuti e possibili alterazioni dell’idratazione cellulare.

 

Come valutare lo spostamento dei fluidi corporei con l’impedenziometria BIA-Dex:

L’impedenziometria BIA è una tecnica utilizzata per valutare la composizione corporea, inclusi i fluidi corporei, attraverso la misurazione della resistenza e della reattanza elettrica dei tessuti. Questa tecnica utilizzando dispositivi sensibili alla fase (tipo BIA-Dex) viene utilizzata sia per valutare le condizioni nutrizionali delle varie tipologie di soggetti che per valutare lo stato di idratazione e stimare la quantità e la distribuzione di acqua, elettroliti e altre componenti corporee.

 

HYDRA-Dex è un approccio bioelettrico che utilizza una tecnologia vettoriale per valutare e monitorare il livello dei fluidi e l’idratazione corporea.

Associato alla valutazione dei fluidi Intra ed Extracellulari e all’indice NUTRI-Dex (stato nutrizionale e cellulare) offre al professionista importanti informazioni sulla distribuzione e variazione dei fluidi corporei durante la dieta, un programma fisico motorio o l’allenamento.

 

 

Formazione impedenziometria BIA-Dex:

Nel corso di formazione al corretto utilizzo dell’impedenziometria BIA-Dex (gratuito per i nostri clienti), vengono fornite tutte le nozioni e concetti necessari per utilizzare al meglio tale metodica, ottenere risultati accurati e una corretta interpretazione dei dati.
È importante che i professionisti medici o tecnici che utilizzano questa tecnica abbiano una comprensione approfondita dei principi e delle pratiche associate all’impedenziometria per garantire una valutazione corretta e utile dello stato nutrizionale, dei fluidi corporei e dei loro equilibri.

 

Conclusioni:

In generale, le interazioni tra stress, tossine e AGE possono avere impatti negativi sulla salute attraverso la modificazione della composizione e delle funzioni dei fluidi corporei. Queste interazioni possono influenzare il funzionamento dei vari sistemi del corpo, tra cui il sistema cardiovascolare, renale e immunitario.
Stress, tossine e AGE possono interagire con i fluidi corporei in modi diversi, influenzando la composizione chimica, la funzione dei sistemi corporei e potenzialmente contribuendo allo sviluppo di malattie croniche.

È importante adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata, l’esercizio fisico regolare e tecniche di gestione dello stress, per mitigare gli effetti negativi di queste interazioni. Si consiglia anche di consultare un professionista sanitario, medico, nutrizionista o dietista per valutare la propria situazione e ricevere indicazioni specifiche per la gestione di questi fattori.

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