Membrana cellulare

 

La membrana cellulare contiene sulla sua superficie i recettori che consentono alla cellula di rilevare segnali chimici (ormoni, neurotrasmettitori, prostagladine) inviati da altre cellule attraverso il flusso sanguigno, sostanze chimiche locali e segnali generati da componenti dell’ECM e da cellule immunitarie.
Attraverso la membrana cellulare avviene inoltre la comunicazione tra le varie cellule, l’ECM e le componenti del sistema immunitario.

La Massa Extracellulare rappresenta una porzione della FFM massa priva di grasso ed è costituita dai fluidi  extracellulari, plasma, collagene, tessuto connettivo, fibre nervose, elastina, scheletro, etc.

 

          

 

 

Tessuto connettivo

 

Le sostanze utilizzate per produrre ECM sono tipicamente secrete dalle cellule nell’area circostante.
I tipi di cellule che costituiscono una particolare area, come le cellule ossee o le cellule della pelle, sono solitamente equipaggiate per fornire i materiali necessari per il loro supporto e struttura.

Il tessuto connettivo fibroso, i peptidi e le integrine all’interno della ECM rivestono ruoli importanti nel funzionamento dell’organismo. L’osso, il sangue e i tessuti linfatici agiscono come sistemi connettivi che trasportano sostanze nutritive e ormoni in tutto il corpo. I peptidi svolgono un ruolo nelle reazioni chimiche che avvengono tra le cellule, così come nei loro processi di segnalazione.
Le proteine ​​del plasma, in particolare, svolgono un ruolo essenziale nel movimento dei fluidi attraverso vasi arteriosi e capillari. Le integrine sono conosciute come i comunicatori cellulari, favorendo attività e processi di segnalazione e di metabolismo cellulare.

A livello bioelettrico la conduttività può variare in funzione di temperatura, livelli di ossigeno, concentrazioni di minerali nei fluidi Intra ed extracellulari, livelli di idratazione etc.

 

Ruolo della massa extracellulare

 

L’ECM può essere considerato un sito di stoccaggio per sostanze nutritive ma può diventare un centro di raccolta per sostanze di scarto e tossine che possono interferire con le funzioni metaboliche ed elettriche dell’ECM stessa. L’accumulo di depositi patologici di proteine e tossine può portare a processi degenerativi come ad infiammazioni di tipo autoimmunitario. Di conseguenza processi infiammatori cronici possono favorire l’accumulo e la concentrazione di calcio, colesterolo e fluidi extracellulari.

Pertanto l’ECM può essere considerato come un “pre-rene”, poiché tutte le sostanze che devono essere eliminate attraverso il flusso sanguigno, linfatico e i reni devono prima passare attraverso l’ ECM e quindi l ’ECW (ECF).

L’ECM è un’area di transito per il passaggio di nutrienti e per le cellule immunitarie la cui funzione è anche quella di facilitare la guarigione trasportando i componenti da determinate aree del corpo alla membrana cellulare.  Tale migrazione di cellule immunitarie, così come le cellule nella ECM, regola la funzionalità cellulare secernendo fattori di crescita e inibitori della crescita cellulare (Reichart, 1999).

Quando determinate condizioni (malattia, sovrappeso, obesità, etc) creano un accumulo di fluidi nella ECM e pertanto un aumento di ECW, Il fluido scorre più facilmente ma viene distribuito in modo non uniforme interferendo con il rilascio di nutrienti, la perfusione di ossigeno e lo smaltimento dei prodotti di scarto.

In presenza di ritenzione/edema la ECM diventa più ipossica, più acida ed elettricamente meno conduttiva.
Ad esempio l’assunzione di Bioflavonoidi può aiutare a ridurre la ritenzione agendo come un vero e proprio “nutriente elettrico” in quanto può favorire il miglioramento della conduttività bioelettrica della ECM.

In definitiva l’ECM è un compartimento che è coinvolto nella regolazione del controllo della crescita cellulare.
Le componenti cellulari della ECM sono coinvolte nella produzione dei fattori di crescita degli inibitori e delle molecole proteiche che influenzano sia la crescita che l’attività metabolica delle cellule dei tessuti e degli organi (Reichart).

Il ruolo dell’alimentazione attraverso la correzione di eventuali carenze dietetiche (acidi grassi essenziali / squilibri nel metabolismo degli acidi grassi) è fondamentale per riequilibrare e disintossicare tale compartimento.

Generalmente l’andamento della ECM andrebbe osservato in relazione al compartimento metabolicamente attivo BCM pertanto In condizioni di salute i valori di ECM e il relativo rapporto ECM/BCM in generale dovrebbero tendere al valore minimo.

 

    

 

Range massa extracellulare nei soggetti sani

 

ECM/BCM  0,7 – 1

Lo spostamento verso l’alto può essere un segnale di perdita di peso squilibrata mentre verso il basso può indicare una perdita di peso equilibrata.

 

La massa extracellulare nei soggetti con deficit nutrizionale

 

Nei soggetti in condizioni di benessere ridotte un aumento del rapporto ECM/BCM può indicare

Deplezione della Massa cellulare BCM
Espansione della Massa extracellulare ECM
Espansione dei Fluidi extracellulari
Aumento del rapporto Nae/Ke

Naturalmente il professionista dovrebbe valutare e monitorare attraverso l’analisi della composizione corporea tutte le varie componenti corporee per capire quale direzione è più appropriata.
Pertanto è sempre raccomandabile che in un singolo paziente venga valutato il livello di BCM unitamente all’ECM e ai livelli di FM massa grassa per decidere e monitorare interventi nutrizionali che forniscano benefici clinici.

 

       

 

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